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Fondamentali per il metabolismo e per rinforzare i nostri tessuti, i sali minerali sono indispensabili per lo sport e non solo. Ecco le loro funzioni per il delicato equilibrio idrosalino.

Crampi, stanchezza e problemi muscolari durante o dopo l’attività fisica non sono mai casuali. Se pensiamo che il solo allenamento costante possa scongiurare spiacevoli infortuni di questo tipo, evidentemente stiamo sottovalutando il ruolo fondamentale dei sali minerali per lo sport e non solo. Un apporto giornaliero adeguato di tali elementi infatti è indispensabile per il corretto funzionamento metabolico e il rinnovamento cellulare di importanti tessuti del nostro organismo quali ossa, denti, capelli, unghie e cute. Considerato che i sali minerali rappresentano circa il 6% del nostro peso corporeo, basterebbero una corretta idratazione e una dieta bilanciata per reintegrare ciò che espelliamo dopo un’intensa attività fisica. Ma per fare ciò, occorre sapere quali sono e a cosa servono i sali minerali per lo sport:

 

# CALCIO: costituisce l’1,5-1,9% del peso corporeo e si tratta del sale minerale più presente nel nostro organismo (ossa, denti, sangue). Assorbito grazie alla vitamina D e depositato attraverso la K2, consente la costruzione dello scheletro e dei denti, regola la contrazione muscolare, la coagulazione del sangue e favorisce l’attività di diversi enzimi. La carenza di calcio provoca dolori muscolari e scheletrici, debolezza, fragilità ossea e addirittura patologie come rachitismo e osteoporosi.

 

# POTASSIO: è fondamentale per il funzionamento dei muscoli scheletrici e del miocardio, nonché per la regolazione dell’eccitabilità neuromuscolare, ossia di quegli stimoli nervosi che giungono sino alla superficie cellulare. Inoltre agisce come vasodilatatore e mantiene sotto controllo la pressione e il contenuto d’acqua nel nostro corpo. Perché il potassio è considerato uno dei principali sali minerali per lo sport? Cosa accade all’organismo quando è presente in quantità insufficienti? Debolezza muscolare, crampi, irregolarità cardiache, costipazione e sonnolenza. La mancanza di potassio danneggia infatti il metabolismo del glucosio, riducendo l’energia disponibile per i muscoli.

 

# MAGNESIO: presente nelle ossa e nei tessuti nervoso e muscolare, è il sale minerale che più contribuisce alla regolazione della pressione sanguigna, al metabolismo dei grassi e alla sintesi proteica. Con il calcio svolge anche un’importante funzione di costituzione del nostro scheletro. Gli effetti della mancanza di magnesio sono: spasmi muscolari, crampi, stanchezza, emicranie, anomalie del ritmo cardiaco e aumento della pressione sanguigna.

 

# FERRO: elemento principale per la formazione dell’emoglobina, la molecola presente nel sangue che garantisce l’ossigenazione dell’intero organismo. Carenze di ferro provocano affaticamento, debolezza, irritabilità, emicranie e insonnia. In particolare, lo sportivo che ha perso moto ferro avverte riduzioni della forza e progressiva perdita di potenza e resistenza aerobica.

 

# SODIO: è lo ione elettrolita primario del nostro organismo, fondamentale per la regolazione del sangue, la gestione degli enzimi e la contrazione muscolare. Il sodio inoltre migliora l’attività cardiaca e quella del sistema nervoso. Una sua carenza provoca diarrea, vomito, emicrania, debolezza, bassa pressione sanguigna e perdita di peso.

 

# FOSFORO: incide dell’1% circa sul nostro peso corporeo, con un fabbisogno giornaliero che varia a seconda dell’età: adolescenti, donne incinta e anziani sono i soggetti che più necessitano di questo sale minerale. Il suo ruolo fondamentale è quello di favorire la sintesi delle proteine e il corretto sfruttamento energetico degli alimenti. Proprio per questo motivo, quando non ne assumiamo abbastanza, avvertiamo debolezza, problemi a muscoli e ossa, disturbi nervosi.

 

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